Presentazione del progetto Filiera EcoAlimentare all’evento Looking4 di Fondazione Cariplo

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La filiera EcoAlimentare c'è

A Villa Erba a Cernobbio presentati i Progetti Emblematici finanziati dalla Fondazione Cariplo, 15 giugno 2022

Fra i duemila e 300 progetti finanziati dalla Fondazione Cariplo nei suoi trent'anni di vita, quindici sono stati definiti “emblematici” per l'area ambiente e sono stati presentati al pubblico mercoledì 15 giugno 2022 a Villa Erba a Cernobbio, lago di Como. L’incontro era legato ad una ricorrenza, i 30 anni della Fondazione, e alle linee di investimento future caratterizzate dallo slogan “Looking4: Atlante Partecipativo dei Bisogni e delle Risorse delle Comunità di Domani”. Una headline manifesto che unisce territorio naturale, sociale ed economico, di fronte alla sfida del riscaldamento globale.

Tra i quindici progetti emblematici presentati, fra Lombardia, novarese e VCO, quello della Filiera EcoAlimentare, sviluppatasi nel think tank di Ars.Uni.Vco, con il partenariato di Università Statale di Milano dip. Divas e dell’Unione Alta Ossola. Progetto che si è distinto per l’originalità della proposta: valorizzare una realtà esistente, gestire un problema, utilizzare una risorsa rinnovabile e di alta qualità per creare economia, ridurre l’impronta climatica, portare la filiera delle carni da selvaggina nei binari delle norme igienico-sanitarie.

A presentare il progetto Roberto Viganò, responsabile scientifico del Comitato di Filiera, che ha ricordato come il progetto si sia proposto di:
- risolvere un problema di gestione delle carni, a parità e senza aumentare numero di contenitivi;
- formare i cacciatori in una logica di benessere animale ed etica venatoria, i macellai a ritirare i prodotti di filiera locale, i ristoratori a valorizzarne le qualità utilizzando principalmente le carni di selvaggina locale;
- ridurre l’uso degli inquinanti nelle varie fasi della filiera;
- valorizzare il territorio dal punto di vista turistico, ampliando l'attuale offerta agroalimentare.

Ha proseguito poi illustrando le modalità di valorizzazione delle carni di selvaggina locale, inserite in un circuito economico normato, di benessere animale, libero e non prigioniero di allevamenti intensivi, di impronta ecologica delle carni da caccia, minore rispetto ad ogni tipologia allevata e dell’importante ricaduta economica sul territorio: trasformazione, minori importazioni, sostenibilità, controllo delle popolazioni selvatiche, diminuzione dei contenziosi e dei danni, offerta ristorativa originale, tipica e a chilometro zero.

Presenti a Cernobbio alcuni degli esponenti del neo Comitato di Filiera, fra cui i professori universitari Anna Gaviglio ed Eugenio Demartini del dip. Divas dell’Università Statale di Milano.